Climate Change e ISO standards

Il cambiamento climatico e le sue conseguenze sono oggi una realtà innegabile con cui i governi, le aziende, i singoli individui devono e dovranno fare i conti, adattandosi e modificando per tempo le loro abitudini, procedure e modelli di business e sviluppo.

Anche i normatori come ISO hanno fatto i conti con questo macro-trend che impatta tutte le aziende certificate secondo gli schemi emessi. Approvata nel settembre 2021 la DICHIARAZIONE DI LONDRA impegna il mondo della normazione a tenere in considerazione gli aspetti climatici nell’elaborazione degli standard internazionali.

L’ISO prevede una serie di standard per sostenere l’agenda sul clima che:

  • promuovono la diffusione di buone pratiche di gestione ambientale (es. ISO 14001)
  • quantificano le emissioni di gas serra (es. ISO 14067 e ISO 14064)
  • aiutano ad adattarsi ai cambiamenti climatici (es. ISO 14091)
  • favoriscono la comunicazione delle performance ambientali (es. ISO 14026)

Lo scorso 23 febbraio ISO ha pubblicato nuove dichiarazioni aggiunte in forma di emendamenti negli standard già esistenti, mentre saranno inclusi in tutti gli standard in fase di sviluppo e revisione.

L’applicazione dei Climate Action Amendments agli standard dei sistemi di gestione non incide sull’intento generale dei requisiti delle norme stesse che rimane invariato: non si tratta di nuovi requisiti ma di chiarimenti.

Gli emendamenti riguardano due specifici paragrafi dei sistemi di gestione:

  • Punto “4.1 Comprendere l’organizzazione e il suo contesto”: viene aggiunto il seguente periodo “L’organizzazione deve determinare se il cambiamento climatico è un problema rilevante”
  • Punto “4.2 Comprendere i bisogni e le aspettative delle parti interessate”: l’aggiunta espressa come nota recita: “Le parti interessate rilevanti possono avere aspettative legate al cambiamento climatico”

Tutto questo non comporta la necessità di un piano di transizione completo anche se è opportuno che le organizzazioni certificate, gli organismi di certificazione e gli Enti di accreditamento prendano in considerazione le indicazioni contenute.

COME AGIRE SUL SISTEMA DI GESTIONE

Le organizzazioni contribuiscono al cambiamento climatico a causa delle loro emissioni dirette e indirette di gas serra e sono influenzate dal cambiamento climatico a causa delle minacce fisiche e di transizione che esso pone sulle loro operazioni e sulla catena del valore.

Alla luce di questa semplice considerazione:

1. Se il tema risulta rilevante, l’organizzazione deve includerlo nel proprio sistema di gestione e gestirlo di conseguenza identificando rischi e opportunità e utilizzando politiche e obiettivi come criteri per riesaminarlo.

L’analisi del contesto dovrebbe portare all’identificazione di rischi associati al cambiamento climatico che potrebbero a influenzare la business continuity dell’organizzazione.

Nell’ambito dei rischi climatici e ambientali rientrano comunemente due fattori di rischio principali:

  • Il fattore di rischio fisico comporta l’impatto immediato sull’organizzazione dei cambiamenti climatici compresi eventi metereologici estremi e mutamenti graduali del clima;
  • Il fattore di rischio di transizione comporta l’impatto a lungo termine sull’organizzazione a seguito del processo di adeguamento verso un’economia a basse emissioni di carbonio e più sostenibile sotto il profilo ambientale.

2. L’organizzazione può agire su mitigazione (riduzione delle proprie emissioni di gas serra) e adattamento (adeguamento ai cambiamenti climatici attuali e futuri; rischi fisici e di transizione) [rif. ISO 14091:2021: Adattamento ai cambiamenti climatici – Linee guida su vulnerabilità, impatti e valutazione del rischio]

3. L’organizzazione potrebbe monitorare quali possono essere gli effetti sulle attività e i ricavi nel caso di fenomeni fisici significativi (ad es. siccità, ondate di calore o gelo, inondazioni, trombe d’aria, etc.) e nel caso di rischi di transizione (esempio: maggiori costi di sostenimento per l’adeguamento normativo alle nuove politiche green) a quanto sarebbe l’aumento delle proprie passività.

Alcuni esempi:

  • Impatto sulle risorse naturali: maggiore scarsità o disponibilità limitata di risorse naturali. Questo può influenzare la produzione
  • Eventi meteo estremi: possono interrompere le operazioni aziendali e richiedere piani di emergenza per garantire la continuità del business come parte del sistema di gestione della qualità
  • Rischi legati all’approvvigionamento: Eventi climatici estremi possono interrompere le attività lungo la catena di approvvigionamento causando ritardi nella consegna o mancanza di disponibilità dei prodotti   materie prime
  • Normative e regolamenti: nuove normative e regolamenti governativi di cui le organizzazioni devono tener conto nel loro contesto operativo
  • Opportunità di innovazione: Il cambiamento climatico può aprire opportunità per l’innovazione ad es. attraverso l’adozione di tecnologie più efficienti dal punto di vista energetico o lo sviluppo di prodotti alternativi
  • Salute e sicurezza dei lavoratori: Il cambiamento climatico può avere effetti diretti sulla salute e la sicurezza dei lavoratori ad es. a causa dell’aumento delle temperature che possono portare a condizioni di lavoro pericolose
  • Opportunità di miglioramento: Il cambiamento climatico può offrire opportunità per adottare pratiche più sostenibili, ridurre le emissioni di gas serra e migliorare l’efficienza energetica

ISO 9001 E CLIMATE CHANGE

Gli Enti di Certificazione hanno acquisito da ISO le richieste di adeguamento delle pratiche di audit rispetto all’argomento del Cambiamento Climatico e da quest’anno richiederanno relative evidenze alle aziende.

La comunicazione congiunta “IAF/ISO Joint Communiqué on the addition of Climate Change considerations to Management Systems Standards” del febbraio 2024 ha ufficializzato l’avvio della procedura di armonizzazione delle Norme ISO alle richieste sottoscritte nell’Accordo di Londra e ha definito le nuove regole per gli Enti di Certificazione e gli auditor di tutti i settori.

Il DOCUMENTO “ISO 9001 Auditing Practices Group Guidance on: Auditing Climate Change issues in ISO 9001” pubblicato da ISO all’inizio del 2024, ha determinato le informazioni da richiedere alle aziende rispetto a tutti i punti della Norma ISO 9001, in attesa di una revisione integrata della Norma.

Raccomandiamo perciò da subito alle aziende l’aggiornamento del Sistema di Gestione in tutte le sue fasi (pianificazione, attuazione, controllo, miglioramento) con una attenzione particolare rivolta al cambiamento climatico, nella ferma convinzione che il reale cambiamento di rotta passi dalle azioni di ciascuno e che fermarsi a ragionare sulle conseguenze a breve e lungo termine di questo trend porterà allo sviluppo di business più sostenibili e duraturi per le generazioni future.

Si riporta di seguito la comunicazione congiunta “IAF/ISO Joint Communiqué on the addition of Climate Change considerations to Management Systems Standards”.

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